ANCHE I PARTIGIANI PERO'...
Chiara Colombini, Anche i partigiani, però..., Laterza 2021, pp.178 (pp.20 Note e pp.15 Bibliografia)
Nella collana "Fact Cheching: la Storia alla prova dei fatti..." ,diretta da C. Greppi per Laterza, è uscita questa autentica storia della Resistenza, costruita attorno ad una serie di luoghi comuni sulle malefatte dei partigiani, che hanno invaso nel dopoguerra l'Italia della guerra fredda e del centrismo degasperiano, della stabità democristiana a dispetto della poca durata dei singoli governi.
La
conventio ad excludendum nei confronti del PCI e l'anticomunismo ideologico hanno trovato nella lotta partigiana, nella guerra di liberazione dall'occupazione nazista, nella guerra civile contro i fascisti della RSI, e nella guerra di classe combattuta dalle Brigate Garibaldi in nome di una rivoluzione socialista del Paese (cfr. Claudio Pavone,
Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità della Resistenza, 1991) un contesto favorevole alla diffusioni di voci sui processi sommari nei confronti di fascisti e collaborazionisti, sulle requisizioni di animali e fattorie durante la guerra partigiana, per arrivare a deprecare la presunta vigliaccata di fuggire dopo avere assalito in un'imboscata delle truppe tedesche, provocando, in tal modo, la reazione violenta degli occupanti; come se le stragi e i massacri, dalle Fosse Ardeatine a Monte Sole e Marzabotto, fossero colpa dei guerriglieri delle Brigate Partigiani e dei Gruppi Di Azione Patriottica.
Colombini analizza e confuta 6 luoghi comuni molto diffusi. 1. I partigiani erano tutti comunisti, 2. In fondo erano da un punto di vista militare inutili e vigliacchi, tant'è vero che la liberazione dell'Italia è stata opera degli Alleati, 3. Erano terroristi che con le loro azioni hanno provocato la reazione violenta dei nazisti, 4. A ben vedere, poi, non erano altro che rubagalline, che andavano per le campagne a rubare da mangiare ai contadini, 5. Erano violenti e assassini, come si è visto alla fine della guerra , 6. Infine, dopo la guerra si è tenuto nascosto tutto; tanto, si sa, la storia la scrivono i vincitori.
Sei capitoli nei quali C. Colombini di racconta in modo chiaro i FATTI della lotta di Resistenza a italiani fascisti e nazisti tedeschi, che avvenne in quei venti mesi, da settembre 1943 ad Aprile 1945. Un bell'esempio di storia divulgata restando tale, autentica "Storia". Pare facile, ma, come dice l'amico Brecht, è "difficile a farsi".