Categoria: LEGGERE
BRUCARE DA SOLA. UNA NOTTE DI NADJA MANDEL'STAM CON I SUOI FANTASMI
GIOVANNI GRECOBRUCIARE DA SOLA. Una notte di Nadja Mandel'stam con i suoi fantasmi, Pontealle Grazie, 2022, pp. 136

Greco immagina la vedova di Osip E. Mandelstam che vive, anzi, rivive la sua vita con il poeta e noi con lei. Greco scrive un romanzo che non è un romanzo ma è un romanzo. Nonostante. Non c'è trama. Si conosce la fine e l'inizio, anche quello della fine. E quindi. Ricordi, meglio, fantasmi. Che rendono la vita della vedova di un poeta che vedeva davvero com'era la realtà, perché la immaginava nella realtà. E la scriva e la descriveva in forma di poesia. Ebbene la realtà, quella realtà, la sua realtà era brutta brutta brutta, tanto brutta che tanto valeva andare a morire in un gulag.
"In quegli anni di randagismi in cui tutti sospettavano di tutti, perché non era raro che i figli denunciassero i genitori per attività controrivoluzionaria e venissero premiati, l'inconveniente a cui più di frequente si andava incontro era quello delle perquisizioni. Dei corpi e dei luoghi...
(...)
Quelli della CEKA o dell' NKVD, gli innumerevoli dipendenti della polizia segreta, i loro fiancheggiatori, i consulenti diretti e indiretti, i portieri degli stabili, i vicini di casa e i vicini dei vicini non la finivano di fare domande, di registrare e archiviare facendo l'eco di ogni sussurro, di rileggere e di certificare - l'intera Unione delle Repubbliche Socialiste era attraversata da echi che si soffiavano l'uno dentro l'altro, all'infinito."
pp. 68-69