VERSO UN GOVERNO MONDIALE, Albert Einstein 1946
Lo sviluppo della tecnologia e degli ordigni bellici ha prodotto una sorta di contrazione del nostro pianeta.
I vincoli economici hanno reso interdipendenti i destini delle nazioni ben più che in passato.
I mezzi di distruzione attuali sono di un tipo tale che nessun luogo sulla faccia della terra è al sicuro da una improvvisa distruzione totale.
L’unica speranza di protezione sta nell’assicurare la pace mediante organi sovranazionali. È necessario un GOVERNO MONDIALE che sia in grado di risolvere i contrasti fra le nazioni con decisioni vincolanti: un governo fondato su una costituzione non ambigua, approvata da tutti gli Stati e che conferisca solo ad esso la disponibilità di armi d’offesa.
Si è davvero amanti della pace solo se si è disposti a cedere la propria forza militare alle autorità internazionali e a rinunciare ad ogni tentativo o addirittura ai mezzi per far valere i propri interessi con la forza.
Una pace duratura non può essere preparata con le minacce, ma soltanto con un onesto tentativo di creare reciproca fiducia.
Si è portati a pensare che l’aspirazione a una forma di vita decente su questo pianeta, nonché il desiderio di veder ridotto il pericolo di una devastazione inenarrabile, debba bastare per indurre i signori della guerra a più miti consigli.
Non contateci, miei giovani amici!
Vi auguro di riuscire a sensibilizzare su questi problemi tutta la nuova generazione, cosicché essa abbia la volontà di lottare per una politica di pace su vasta scala.
Sarà la miglior difesa della vostra sicurezza e il servigio più grande che possiate rendere al vostro Paese e ai vostri discendenti.
MESSAGGIO AGLI INTELLETTUALI, Albert Einstein 1948
L’uomo non è riuscito a sviluppare forme di organizzazione politica ed economica che garantiscano la coesistenza pacifica delle nazioni.
Non è riuscito a costruire un sistema che sappia eliminare l’eventualità di una guerra e, per sempre, i micidiali strumenti di distruzione di massa.
Noi scienziati, il cui tragico destino ha voluto che cooperassimo a rendere i metodi di annientamento più spaventosi e più efficienti, dobbiamo considerare nostro solenne e superiore dovere quello di usare ogni nostro sforzo per impedire che quelle armi siano utilizzate per il fine brutale per il quale esse vennero inventate.
Così Albert Einstein nel 1946 e nel 1948…
Ma, nel 1963, I HAVE A DREAM, Ho un sogno, gridò dal palco Martin Luther King ai centomila accorsi a Washington per celebrare il centenario dell’abolizione della schiavitù. Voleva anche l’abolizione della discriminazione razziale, la fine del razzismo legale negli USA, che avvenne nel 1964 con la Legge sui Diritti Civili.
Anche noi, al CENTRO PACE E LEGALITÀ “SONJA SLAVIK” di MIRANO, abbiamo un sogno: L’ABOLIZIONE DELLA GUERRA COME STRUMENTO DI RISOLUZIONE DEI CONFLITTI TRA I POPOLI.
Einstein, tanti altri uomini e donne hanno indicato la strada, e siamo certi che l’umanità, prima o poi, realizzerà il nostro sogno: come è stata abolita la schiavitù sarà abolita anche la guerra!!!