Carmine Pinto, La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti 1860-1870, Laterza 2019, pp. 496 € 28,00

Uno dei tre finalisti al Premio Friuli Storia.
Ho trovato il libro francamente poco interessante e poco originale, anche se è certamente vero che la ricerca storica sulla conquista del Mezzogiorno da parte dei Savoia viene raccontata senza tralasciare nulla, attenendosi scrupolosamente ai fatti, e, soprattutto, mettendo in bene in evidenza motivazioni e movimenti politici dei personaggi in campo. La guerra che fa l’Italia unita, dura, non a caso, dieci anni dopo la “gloriosa” spedizione dei Mille di Garibaldi. Ed è una vera e propria guerra tra l’appena nato Regno d’Italia e Francesco II, re dell’ormai inesistente Regno della Due Sicilie. Nella narrazione puntigliosamente dettagliata di Pinto il lettore rischia di perdere di vista le peculiarità della società meridionale, le radici profonde del brigantaggio, le manovre politiche del Papa-Re dello Stato Pontificio, le azioni belliche degli “italiani”, la politica degli “unitari” meridionali.