MISS MARX, è un film di
Susanna Nicchiarelli, che l'ha diretto e sceneggiato, presentato in concorso alla Mostra di Venezia 2020. La Nicchiarelli, laureata in filosofia e diplomata in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia, prima di questo film ha diretto e sceneggiato molti corti e un paio di lungometraggi apprezzati in vari festival e premi cinematografici.
Con
Miss Marx ha riscosso un buon successo nonostante la pandemia non abbia certamente aiutato il pubblico ad andare al cinema.
Nicchiarelli scrive e gira un film "in costume", ambientato nell'Inghilterra ottocentesca, ma parlato con un linguaggio dei nostri tempi, e accompagnato da una colonna sonora musicata da un premiato gruppo punk rock,
Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo. La protagonista è Eleanor Marx, chiamata Tussy fin da bambina, terza figlia di Karl Mark, protetta da Friedrich Engels, e dirigente del Partito socialista inglese che si batte per il miglioramento delle condizioni terribili nelle quali lavorano donne, bambini e operai nelle fabbriche dell'Inghilterra della seconda rivoluzione industriale. Conosciamo Tussy fin dalla prima scena, al funerale di suo padre. E la seguiremo per tutto il film nelle continue contraddizioni tra il suo amore per un poco di buono, che vive di espedienti e la tradisce con altre donne, e la sua militanza appassionata.
Vero è che Nicchiarelli ci racconta di più la storia d'amore, mentre la lotta degli operai e la condizione di donne e bambini nel degrado e nella miseria viene più mostrata per "illustrare" i veri e propri comizi cheTussy tiene guardando in faccia direttamente gli spettatori.
Romola Garai, una brava attrice inglese, fornisce una prova eccellente della contraddizione di Tussy tra il sentimento d'amore e la passione politica. Tussy è una donna moderna vissuta in tempi antichi. Di qui il melodramma. Ma non aspettatevi un'aria verdiana tipo Traviata; Tussy balla il suo amore maledetto ai ritmi punk rock dei nostri giorni.
Un film da vedere.